29 maggio 2009

"DISABILITA' E INTEGRAZIONE"

DOCUMENTO APPROVATO DAL GRUPPO DI LAVORO SU "SCUOLA E TERRITORIO"

Il gruppo, partendo dagli spunti forniti dagli interventi nella sessione plenaria, si è soffermato sull’importante constatazione che per l’alunno con disabilità l’ingresso nel mondo della scuola non rappresenta solo l’esercizio del diritto all’istruzione, comune a tutti, ma l’inizio di un percorso di integrazione e adattamento alla vita sociale. Percorso spesso irto di difficoltà: riguardo alla specifica tipologia di disa­bilità, al contesto socio-culturale in cui avviene e alla normativa che ne scandisce le tappe.
Il processo di integrazione è positivo solo se esistono requisiti strutturali, organizzativi, gestionali, procedurali e se si realizza il coinvolgimento e l’azione sinergica di una pluralità di soggetti e di organismi operanti sul territorio (A.S.P., Scuola-Famiglia, Enti Locali, Associazioni) con diversi ruoli e compiti. La realtà ci dimostra, però, quotidianamente che esistono elementi di criticità tra “l’integrazione pensata” a livello legislativo e quella veramente “sostenuta ed agita”. Nella migliore delle ipotesi, infatti, non c’è coordinamento degli interventi tra istituzioni, soggetti pubblici e/o privati che rendono realizzabile la piena collocazione della persona con disabilità nella scuola e il successivo proficuo inserimento in circuiti produttivi, di socializzazione e lavorativi.
Lo strumento che regola e coordina azioni e ruoli del personale, a vario titolo coinvolto nel processo di integrazione, è l’Accordo di Programma previsto dalla legge N.104 del 92 e dal D.M. 9/7/92. L’accordo di programma è finalizzato alla predisposizione, attuazione, verifica congiunta dei progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonchè a forme di interazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche. Per ogni parte stipulante, si legge nel Decreto, devono essere “chiaramente definite le competenze e gli adempimenti”. Ma gli Accordi di Programma stentano ad essere siglati o comunque a diventare operativi, con ovvie ripercussioni negative sulla realizzazione del progetto di vita dell’alunno con bisogni speciali. Non è il caso della Provincia di Vibo Valentia che ha già stipulato un Accordo di Programma Territoriale con ASP, USP, Conferenza dei Sindaci.
Nel corso della discussione, all’interno del gruppo di lavoro, è emerso che se durante la frequenza scolastica, pur con discontinuità o a macchia di leopardo, il processo d’integrazione funziona perchè sostenuto da comunità scolastiche capaci di valorizzare l’insieme delle opportunità ambientali, il processo si arresta appena l’alunno disabile esce dal circuito scolastico. A quel punto la situazione appare in tutta la sua drammaticità: l’alunno disabile e la famiglia si ritrovano soli e non di rado si rivolgono alle scuole che negli anni sono divenute unico punto di riferimento.
L’iniziativa proposta dall’USR Calabria assume un particolare significato, in quanto mostra l’attenzione che a tale problematica pongono oggi soggetti che si sono spesso tenuti al margine del dibattito intorno ad essa; dibattito che, in effetti, aveva finora coinvolto essenzialmente specifiche associazioni di categoria e le istituzioni direttamente interessate (le scuole, appunto), con loro appositi uffici e strutture di riferimento.
Gli elementi di maggiore criticità risultano essere essenzialmente:
- Gli ostacoli di ordine culturale, socio-economico e fisico;
- L’alternanza scuola-lavoro (concetto ribadito dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità);
- L’applicazione delle norme vigenti;
- L’inserimento lavorativo per raggiungere il quale l’Ente Locale deve “fertilizzare” le opportunità offerte dalla legge 68/99.
Su questi punti, e senza ulteriori rinvii, è essenziale un’unità di intenti tra soggetti, Enti e Istituzioni del territorio e una capacità di interagire efficacemente tra loro attuando strategie coordinate e adeguate in cui:
1) la scuola possa essere un valido supporto nella attività di orientamento dell’alunno e un elemento propulsivo nell’attuazione di progetti mirati anche di alternanza scuola-lavoro,
2) Le associazioni (dei disabili, dei datori di lavoro, sindacali), le ASP, gli Enti Locali e le altre istituzioni possano, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze, effettuare colloqui e valutazioni, veicolare informazioni, mediare l’incontro delle esigenze delle aziende con gli obblighi di legge, svolgere azioni di promozione e controllo dell’applicazione corretta della legge, valutare l’attività formativa, riabilitativa e l’integrazione scolastica e sociale già realizzate.
La finalità di ogni azione è quella di realizzare il progetto di vita per ogni alunno disabile in maniera che possa inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.
In conclusione le proposte da ribadire sono:
1) l’attuazione del “Programma d’intervento 2008-2010 per l’integrazione scolastica degli alunni disabili” già sottoscritto;
2) la costituzione dell’Osservatorio Regionale sulla disabilità;
3) la riassegnazione dei fondi regionali, non già sul numero degli abitanti per Provincia, bensì sull’analisi scrupolosa ed attenta delle patologie di cui sono affetti gli alunni disabili;
4) l’istituzione di un gruppo di lavoro per la disseminazione delle buone pratiche;
5) la creazione di un link sul sito web dell’USR dove far confluire tutto il materiale inerente, a partire da questo Convegno.
In conclusione riteniamo che questi due giorni siano stati importanti: la presenza nel nostro gruppo di soggetti appartenenti a diverse istituzioni operanti sul territorio ha permesso di socializzare esperienze, di condividere azioni e impegni per il futuro facendo di questa di oggi un’opportunità diversa rispetto ai soliti convegni rivolti esclusivamente ad operatori della scuola che verificano lo stato dell’arte senza ipotizzare sviluppi o avanzare proposte.

GRUPPO DI LAVORO:

COORDINATORE Dott. Vito Primerano, U.S.P. di Vibo Valentia

Dirigente Scolastico Prof. Piraino Michele (IPSSCTSP Vibo Valentia)

Dirigente Scolastico Prof.ssa Salvia Maria

Dirigente Scolastico Prof. Signorelli Gennaro

Prof.ssa Greco Maria

Prof. Maris Pietro

Prof. Mamone Andrea

Prof.ssa Villella Maria Concetta

Prof.ssa Meli Enza

Prof. Strano Pasqualino

Prof. Ciambrone Vincenzo

Prof. Grillo Antonia

Prof. Martorana Giulia

Prof.ssa Mazzotta Veronica

Prof. Serratore Giovanna

Prof.ssa Crea M.Antonietta (USR Calabria)
ANCHE IL CTSH DI VIBO VALENTIA ALLA DUE GIORNI DI FORMAZIONE SU DISABILITA' E INTEGRAZIONE


Promosso dall'USR Calabria si è svolto, nei giorni 27 e 28 Maggio 2009, presso il Centro Congressi di Caposuvero a Gizzeria Lido (Cz) il Corso di Formazione per Dirigenti e Docenti specializzati su "Disabilità e Integrazione: Riflessioni, proposte, impegni per un nuovo percorso comune".

L'IPSSCTSP di Vibo Valentia, che da anni sperimenta con successo l'integrazione di alunni con disabilità nelle proprie classi, ha aderito all'iniziativa attraverso la partecipazione del Dirigente Scolastico, Prof. Michele Piraino, e dei due Operatori del CTSH, Prof.ssa Meli Enza e Prof. Strano Pasqualino. Interessanti e ricchi di spunti di riflessione gli interventi dei Relatori che si sono avvicendati nel corso dei lavori in sessione plenaria. Rilevante l'attività e le proposte avanzate dai gruppi di lavoro costituiti su sei tematiche chiave nel processo di integrazione.