ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.) E PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITA' (P.A.I.)
La Nota MIUR n. 01551,
del 27 giugno u.s., fornisce alcuni chiarimenti sul P.A.I. che il Gruppo di
Lavoro per l’Inclusione di ogni scuola (G.L.I.) deve redigere a conclusione
dell’anno scolastico (ai sensi della C.M. N. 8/2013).
La nota ribadisce che scopo del P.A.I. “è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del POF,
di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, non va inteso come
un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa
contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante
sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla
qualità dei risultati educativi, per creare un contesto educante dove
realizzare concretamente la scuola per tutti e per ciascuno. Esso è prima di
tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza
e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di
crescita e partecipazione”.
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Il Ministero sottolinea
anche che “il PAI non va interpretato
come un piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali”, ad
integrazione del POF", ma che si tratta di uno “strumento per una progettazione della propria offerta formativa in
senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una
didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni,
le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato
su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi
di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di
inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle
classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle
relazioni tra docenti, alunni e famiglie”.
Il
MIUR rende noto anche che verrà creata una banca dati nazionale e a tale
scopo invita gli USR a trasmettere materiali
e buone pratiche alla Direzione Generale per lo Studente.
Per quanto riguarda invece i tempi per l’elaborazione del Piano, poiché si tratta di un’innovazione e considerato il sovrapporsi di vari adempimenti legati alla chiusura del corrente anno scolastico, ciascun Ufficio regionale potrà definire il proprio scadenzario tenendo conto delle esigenze del territorio.
Resta
inteso che il P.A.I. non sostituisce le richieste di organico di sostegno
delle scuole, che dovranno avvenire secondo le modalità definite da ciascun
Ambito Territoriale.
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